Area dell'olio

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L’olio di oliva costituisce uno degli elementi più importanti della produzione agricola mediterranea. Originario dell’Asia occidentale, probabilmente tra gli altopiani del Pamir ed il Turkestan, nelle regioni mediterranee l’olivo trovò il suolo e le condizioni climatiche ottimali per la sua coltivazione e diffusione.

Le prime notizie storiche sull’origine dell’olivo risalgono a circa 5000 anni or sono. Con certezza sappiamo che le civiltà egizia e minoica consideravano l’olio di oliva come un prodotto di vitale importanza, tanto da fungere spesso addirittura da moneta di scambio. Nel V sec. a.C. l’olivicoltura prosperava già in Grecia ed in tutte le isole dell’Egeo, e da qui fu trapiantata in Sicilia e quindi nelle penisole Italica ed Iberica.L’olivo, che oggi ormai è coltivato un po’ ovunque nelle terre a clima temperato, nel continente americano, e precisamente nel Perù, vi fu portato dagli spagnoli verso la metà del XVI secolo. Solo più tardi la sua coltivazione. spesso effettuata negli orti e nei giardini delle missioni si diffuse anche nel Messico e nella California. L’inizio dell’olivicoltura sul suolo italico è invece ascrivibile a non meno di 6/7 secoli prima dell’era cristiana. Si presume che dalla ospitale terra siciliana la coltivazione si sia poi diffusa in tutto il mezzogiorno e poi via via verso il nord della penisola fino a coprire le zone attualmente interessate.Nel mondo greco l’olivo, dono della dea Minerva, simboleggiava la pace. I vincitori dei Giochi Olimpici venivano incoronati con ramoscelli di olivo selvatico e gli ambasciatori ne recavano in capo una corona.

I romani solevano intrecciare insieme con l’alloro corone da offrire ai cittadini meritevoli.
Nella medicina antica e fino all’immediato secondo dopo guerra, l’olio di oliva era impiegato come lassativo ed anti-ulcera, l’olio caldo sulla fronte, invece, se accompagnato da un segno di croce, si riteneva efficace contro il mal di testa e l’emicrania. In cucina l’olio non è solo un raffinato condimento atto ad esaltare ed armonizzare i sapori della tavola, ma è utilizzato anche per cuocere o per conservare i frutti della terra. Il ramoscello di ulivo nel mondo cristiano è un simbolo di pace: la colomba lo portò a Noè dopo il diluvio universale, la domenica delle Palme viene celebrata con la distribuzione dei rami benedetti al popolo inneggiante l’ingresso glorioso di Gesù in Gerusalemme. L’olivo benedetto è presente nei momenti più significativi della vita dei fedeli, dal battesimo alla cresima, nel viatico, nonchè nell’ordinazione dei sacerdoti e dei vescovi. La longevità dell’olivo è proverbiale: è ipotizzabile che alcune piante ancora oggi presenti in Palestina siano coeve al sorgere del cristianesimo. Il 98% degli ulivi produttivi prosperano nel bacino del Mediterraneo e, indiscutibilmente, ancora oggi l’olivo è la pianta che meglio rappresenta la civiltà mediterranea.